Attraverso gli scatti della serie Stillwaiting, Stefano Cioffi indaga il vuoto, la pausa, il silenzio nell’attesa dell’evento, entrando in risonanza con il soggetto, lo fissa in un tempo indefinito di sospensione interiore che si manifesta all’esterno. Dalle sue fotografie chiare e impattanti di un bianco e nero incisivo, traspare l’attesa che non si attende nulla, solo uno stare in essa, dove l’abbandono diviene rifiuto di ogni maschera, illusione, sentimentalismo, conoscenza e verità predefinite.
L’attesa è parte stessa della fotografia, la sua creazione interseca e mette a fuoco, blocca o rinvia l’obiettivo dei desideri; l’incontro con l’immagine finalmente realizzata diviene via dell’attesa e del desiderio anche per chi la guarda. La fotocamera di Cioffi cattura l’attesa negli scorci delle città, nei paesi, nelle località marine, nelle discariche, nei luoghi di culto, nei non-luoghi: siti eletti dell’immobilità e del passaggio come le stazioni sotterranee o gli aeroporti.