L’Aniene scorre ai margini di Roma, dove il paesaggio urbano diventa natura e il silenzio racconta ciò che non vediamo

Fotografie di Stefano Cioffi

Orari: Dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, Domenica dalle 10 alle 13, Sabato chiuso.

C’è una Roma che non appare sulle cartoline, che non si offre allo sguardo di chi la attraversa ogni giorno. È una Roma che si nasconde ai margini, dove il paesaggio urbano sfuma nel selvatico, nei vuoti, nei silenzi. È lì che si muove lo sguardo di Stefano Cioffi, lungo le sponde dell’Aniene, seguendo un cammino fatto di attesa, discrezione e ascolto.

Queste fotografie non raccontano un luogo, ma evocano una condizione interiore. Non sono vedute della città, ma affioramenti di qualcosa che sta al confine tra la realtà e il pensiero, tra ciò che si vede e ciò che si intuisce. In questo paesaggio fragile e sfuggente, la natura non consola, non accoglie, ma si impone con forza disordinata, come una presenza che sfida il controllo e rompe la narrazione ufficiale della metropoli.

La Roma che emerge è una città laterale, fatta di pause, interruzioni, contraddizioni. Una città che si manifesta nei suoi interstizi: case abbandonate, orti spontanei, barriere invalicabili, sentieri interrotti. Ma anche luoghi abitati, vivi, resistenti, che sembrano sottrarsi a ogni tentativo di definizione o di mappatura. Qui la presenza umana è solo un’eco, un passaggio che non domina ma si confonde col paesaggio.

Lontano da ogni retorica del degrado o della spettacolarizzazione, il lavoro di Cioffi è un’esplorazione estetica e psichica. È uno sguardo che si muove in bilico tra inquietudine e meraviglia, tra osservazione e smarrimento. Le immagini non spiegano, non chiariscono. Ma pongono domande, aprono spazi, invitano a vedere ciò che di solito si evita, o si ignora.

Questa mostra è un invito a spingersi ai margini, ad attraversare le ombre della città. A scoprire che anche i vuoti, i silenzi e le pause sono luoghi con un loro intimo senso.